Come creare un sito multilingua – parte 2

Come creare un sito multilingua – parte 2

Dopo aver visto come decidere se creare o rendere il vostro sito multilingua [inserire link prima parte] e quindi aprirlo a un maggior numero di utenti in tutto il mondo, ora passiamo alla fase pratica: la costruzione e la gestione di un portale web multilingua. Andiamo a vedere le possibilità e gli strumenti che avete a disposizione a seconda delle vostre esigenze e capacità. 

Per prima cosa dobbiamo decidere per la creazione di un sito web multilingua se:

  • Chiedere aiuto a uno o più professionisti del settore, come web designer, traduttori, web editor e social media manager
  • Fare tutto o quasi in casa, sfruttando un CMS, un content management system. In altre parole, una piattaforma di gestione di siti web

Prendiamo in considerazione la prima opzione. Se volete aprire un sito di grandi dimensioni e con molte pagine, come nel caso di un grande sito e-commerce, è una scelta quasi obbligata. Affidarsi a esperti per evitare problemi è sempre meglio in questi casi. Certo, bisogna spendere dei soldi e non pochi, ma è un investimento che verrà ripagato. Soprattutto se, insieme al sito web, metterete a punto una buona strategia di comunicazione sui social.

Ora la seconda opzione. Forse sarà un po’ più frustrante nelle fasi iniziali, quando dovrete capire il funzionamento del sito, ma è la scelta più economica perfetta per siti medio/piccoli. Per esempio, la pagina web di un B&B, di un hotel, oppure la galleria virtuale di opere di un artista. Creare un sito web a partire dal codice è, ovviamente, fuori discussione, ma per questo esistono i CMS, che permettono di creare e gestire un sito web senza grosse difficoltà. Andiamo a vedere due opzioni:

  • Wix
  • WordPress

Wix

È con buona probabilità la piattaforma di gestione di siti web più user-friendly sul mercato. Il prezzo va dai 4 fino ai 24,50 euro al mese a seconda delle esigenze. La comodità di Wix sta nel poter personalizzare graficamente il proprio sito in modo semplicissimo. Nell’editor si può decidere la posizione di ogni blocco sullo schermo, dai menù ai testi e alle immagini.

Fra i vari plugin a disposizione c’è “Wix Language Menu”, che aggiunge un tasto per il cambio di lingua. A quel punto basta duplicare menù e pagine ed effettuare la traduzione. C’è anche un’opzione che indirizza l’utente verso versione del sito nella sua lingua.

WordPress

Non sarà il più semplice da usare, ma è il più usato di tutti ed è una certezza su ogni aspetto. WordPress permette di costruire siti a partire da migliaia di template, a pagamento e non, scaricabili da centinaia di siti. Il costo del servizio è sulla linea di Wix, con in più l’opzione gratuita, che però sconsigliamo.

Anche su WordPress esistono migliaia di plugin per personalizzare il proprio sito. Fra questi quello che vi serve è WPML. Costa dai 29 ai 159 euro l’anno, ma in pochi passaggi trasforma il vostro sito in un portale multilingua e migliora l’editor interno di WordPress, per gestire le traduzioni e le diverse pagine del sito. 

In entrambi i casi servirà tradurre i testi del vostro sito. Un passaggio fondamentale: basta un errore e la vostra credibilità cade a picco. Per evitare strafalcioni affidatevi a un servizio di traduzione online come [inserire link al nuovo sito di traduzioni]

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